I fuochi dell’Ascensione: un faro di Speranza

Sino a pochissimi anni fa, la sera della Vigilia della festa dell'Ascensione di Nostro Signore al Cielo, cioè il sabato precedente la settima domenica dopo Pasqua, era tradizione accendere i "Fuochi dell'Ascensione".

Gli abitati dei vari rioni delle contrade di Casperia, organizzavano questa manifestazione con grande fede e passione: diversi giorni prima, infatti, nelle piazzette o sui cigli delle strade ammassavano legna, creando così una grande catasta di legna da ardere. Era un momento di grande aggregazione sociale: tutti, dai più piccoli ai più grandi, dai più ricchi ai più poveri, portava il suo ciocco di legna perchè alta più degli altri rioni si elevasse la fiamma del fuoco della propria contrada.

Era davvero un momento di festa e di gioia per tutti, bambini e anziani. Gli anziani, soprattutto, ricordano che guardando verso il paese e le campagne si poteva ammirare uno stupendo spettacolo: le campagne, i colli intorno al paese e le piazzette dei singoli quartieri sembravano aver preso fuoco. Le fiamme, che si levavano alte verso il cielo stellato di fine primavera, ricordavano a ciascun ammiratore sia la festa di Colui che, risorto, era Asceso sia la vocazione di ciascun uomo: essere elevato fino al Cielo!

Questa tradizione, oramai del tutto scomparsa che rimane viva solo nel cuore di pochi, quest'anno vuole ritornare a rivivere...In segno di quei fuochi, accenderemo un lumino rosso sul davanzale di una finestra di casa nostra. Quel lumino acceso sarà anche la nostra preghiera visiva al Cristo Asceso per il nostro amico Cristian: il Signore lo risollevi dalla sua sofferenza e lo faccia ritornare presto tra noi!