Che cos’è il Tempo di Pasqua?
La Pasqua non è un giorno ma un tempo, uno spatium leatissimum, dicevano gli antichi, in cui non c’era posto per la tristezza, nel periodo pasquale infatti non si poteva digiunare. Il tempo di Pasqua ci invita a contemplare il mistero della morte e resurrezione, cuore della nostra fede. Dovrebbe rappresentare il culmine dell’anno liturgico, la vetta di un cammino che ha trovato nell’impegno quaresimale il suo principale sostegno. Non sempre è cosi, anzi ad uno sguardo più attento ci accorgiamo che spesso rimane sostanzialmente svalutato sul piano liturgico e pastorale. Lo stesso termine “Pasqua” nella mentalità corrente indica un giorno e non un tempo prolungato.

La Pasqua è il tempo della grazia sacramentale, periodo in cui ci si prepara a ricevere i sacramenti , in particolare la Prima Eucaristia. La lectio continua degli Atti, che accompagna la liturgia eucaristica, ci riporta alle sorgenti della fede, all’esperienza della primitiva comunità apostolica che diventa per tutti i secoli un ineliminabile punto di riferimento.

Qual è il legame tra la Pasqua e la Pentecoste?
“Se Cristo non è risuscitato, allora è vana la nostra predicazione ed è vana anche la vostra fede” (1Cor 15,14). La Pasqua è un mistero da contemplare per cinquanta giorni, nell’attesa della Pentecoste. Le cose grandi non si comprendono in un attimo, sono come una luce che ci abbaglia e ci convince, ma chiedono anche una più intensa riflessione per essere meglio comprese. Come l’amore: l’innamoramento è una luce che in un attimo ci abbaglia, ma per comprendere  e aderire al mistero dell’amore c’è bisogno di lunghi anni.

La Chiesa, nata dalla croce, si manifesta a Pentecoste e comincia la sua avventura. È questo dunque il tempo in cui dobbiamo maturare una più viva coscienza ecclesiale, vivere nel cuore della Chiesa, una più intensa preghiera liturgica e una più attiva partecipazione eucaristica.

La festa della Pentecoste chiude solennemente la gioia pasquale. Cristo dona lo Spirito che accompagna la Chiesa nella sua avventura terrena. Per mezzo dello Spirito, Cristo stesso rimane presente nella sua Chiesa. Lo Spirito infatti ricorda le parole del Maestro e le imprime nel cuore.

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