Di San Vito Martire, molte notizie sono frutto di leggenda medioevale. Tuttavia, nelle poche notizie certe che si hanno sulla vita di questo Santo, si possono cogliere due aspetti importantissimi dell'esperienza cristiana: la conformazione a Cristo e la sua testimonianza, fino al martirio.

San Vito accolse il Vangelo di Cristo e si conformò pienamente a Cristo, tanto da poter dire anche Lui, con San Paolo: «Sono stato crocifisso con Cristo, e non vivo più io, ma Cristo vive in me. E questa vita, che io vivo nel corpo, la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha consegnato se stesso per me» (Galati 2,19-21). Tale conformazione lo portò alla testimonianza suprema: il martirio, cioè la donazione totale di se stesso a Colui che amava sopra ogni cosa: «Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici» (Giovanni 15,13).

s vitoNell'Anno Giubilare della Misericordia, San Vito è un esempio concreto di quanti hanno incontrato il Cristo, Volto dellaMisericordia di del Padre, e si sono messi alla sua sequela: «Va', e fa' anche tu la stessa cosa» (Luca 10,37). San Vito non è un eroe leggendario capace di cose straordinarie, ma un uomo innamorato di Cristo; un uomo che comprende il linguaggio proprio di Dio, l'amore e la misericordia, e da esso si lascia plasmare, tanto da parlare la stessa lingua di Dio: la lingua dell'Amore.

«Se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi la carità, sono come un bronzo che risuona o un cembalo che tintinna.
E se avessi il dono della profezia e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza, e possedessi la pienezza della fede così da trasportare le montagne, ma non avessi la carità, non sono nulla.
E se anche distribuissi tutte le mie sostanze e dessi il mio corpo per esser bruciato, ma non avessi la carità, niente mi giova.
La carità è paziente, è benigna la carità; non è invidiosa la carità, non si vanta, non si gonfia, non manca di rispetto, non cerca il suo interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, non gode dell'ingiustizia, ma si compiace della verità. Tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta. La carità non avrà mai fine. Le profezie scompariranno; il dono delle lingue cesserà e la scienza svanirà. La nostra conoscenza è imperfetta e imperfetta la nostra profezia. Ma quando verrà ciò che è perfetto, quello che è imperfetto scomparirà. Quand'ero bambino, parlavo da bambino, pensavo da bambino, ragionavo da bambino. Ma, divenuto uomo, ciò che era da bambino l'ho abbandonato. Ora vediamo come in uno specchio, in maniera confusa; ma allora vedremo a faccia a faccia. Ora conosco in modo imperfetto, ma allora conoscerò perfettamente, come anch'io sono conosciuto.
Queste dunque le tre cose che rimangono: la fede, la speranza e la carità; ma di tutte più grande è la carità!» (1 Corinzi 13,1-13).

The following two tabs change content below.
Pace e bene! Sono don Sergio, Parroco dell'Unità Pastorale di Casperia-Cottanello-Montasola. Qui troverete, oltre ad una presentazione delle principali attività, una fonte costante di informazioni sulle attività di pastorale e catechesi organizzate dalla parrocchia e dai gruppi che vi operano.

Ultimi post di don Sergio Grisolia (vedi tutti)

Condividi sui social network